Non sono poche le persone che hanno sviluppato una vera e propria dipendenza da Facebook.
Due dottorandi americani, Robert R. Morris e Dan McDuff, si sono resi
conto che passavano anche 50 ore alla settimana su Facebook, ed hanno
deciso di utilizzare un metodo radicale per eliminare la dipendenza dal
social network, ispirandosi agli studi di Pavlov sul riflesso condizionato, creando quello che hanno chiamato “Pavlov Poke”.
Il sistema procura una scossa (fastidiosa ma non dolorosa) ogni volta
che rileva che si sta passando troppo tempo su Facebook: in questo modo
si perde un po’ alla volta l’abitudine di navigare su Facebook “per
niente”. Spiega Morris: “Mi capita di essere su Facebook,
abbuffandomi di foto di animali, bloccato in una specie di trance
ipnotica, e possono passare anche minuti od ore prima di rendermi conto
che innanzi tutto non mi interessa essere lì”.
Se la scossa non è abbastanza, il software (sfruttando i siti di micro-crowdsourcing)
prevede anche la possibilità di essere chiamati al telefono ed essere
rimproverati da un perfetto sconosciuto ogni volta che si passa troppo
tempo sui social network.
Gli ideatori spiegano che la loro idea è nata un po’ come scherzo, ma
sperano che contribuisca al dibattito sull’uso di Facebook e degli
altri social network.
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